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Immagine del redattoreMoroseta da Todi

Alexandros - L'antica città di Pella

Aggiornamento: 30 ago 2023


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Buonasera cari dalla fantastica Moroseta e dal Sufi Melomane.

Breve spiegazione altrimenti non si capisce dove andiamo e il Sufi si perde, eh!

Pella era la città natale di Alessandro Magno, il grande conquistatore, il grande condottiero, il grande visionario.


Ricostruzione del viso di Alessandro Magno

Nella sua breve vita conquistò territori che venivano narrati solo nelle leggende dei miti greci. Arrivo sino all'India, ne conquistò i tesori e nello stesso tempo cercò di integrare gli usi e costumi greci a quelli dei popoli conquistati. Aveva una sete infinita di conoscenza e pianificò pure l'invasione della magna Gracia.

Si dice fosse bello, con ochi di colore diverso, prestante, scaltro, furbissimo.

In Realtà non si sa molto del suo aspetto se non da alcune sculture di Lisippo, scultore che si lo seguiva perfino nelle campagne militari.

Ciò che viene sempre messo in risalto è lo sguardo: uno sguardo malinconio ma fiero, che vede oltre, altrove. Una figura piena di luci e ombre, a partire dalla morte del padre, Filippo II di Macedonia, uomo duro ma di grandi visioni, votato alla guerra ma che costruì edifici bellissimi ormai dimenticati, come la grande città di Pella.

Ricostruzione del viso di Filippo II

Dopo la morte di Alessandro il suo impero si disgregò, molti territori caddero in rovina in mano a tiranni (suoi ex generali) e si dovrà attendere l'impero romano per un "mediterraneo unito" sotto un'unica egide. L'impero romano, però, si espandeva e non era molto interessato ai popoli conquistati, anzi, li schiavizzava. L'onore che contraddistinse Alessandro Magno, seppur con luci ed ombre, non venne più eguagliato e la sua visione morì con lui.




Questa sera quindi vi presentiamo (eh sì, c'è anche il mitico Sufi!) la sua città, dove tutto ebbe inizio, i primi amori, i primi incontri, l'atmosfera in cui nacque un uomo, anzi un semi-Dio, come veniva definito dalla madre stessa.


Mappa dell'antico Regno di Macedonia. Pella si trova al centro.


Punto 1. A volo d'uccello

La città di Pella vista dall'alto del Palazzo

Ed eccoci a volo d'uccello sulla splendida Pella fondata da Archelao I, Stiamo sorvolando il Palazzo Reale dove sono nati i grandi Re che hanno cambiato la storia antica e ci dirigiamo al centro della città, tra questo dedalo di strade ordinate secondo lo schema ortogonale di Ippodamo da Mileto!


Punto 2. L'Agorà


Pianta parziale della città

Guarda che vista entrando in piazza! E' enorme caro Sufi, e come vedi è circondata da colonne e pilastri che sorreggono un secondo piano in legno. Senti la frescura e la brezza che arriva da quel lago laggiù, unito al mare da un sottile fiumiciattolo. Il bianco da quasi fastidio alla vista eh! Stiamo sotto i portici che è meglio caro Sufi.

L'Agorà comprende un insieme di costruzioni intorno ad una corte ampia poco più di 200 m da est verso oveste 181 m da nord a sud. Con i suoi portici, l'insieme raggiunge quasi l'ampiezza di 262 m da est a ovest e 238 m da nord a sud;

La via più importante della città è questa, un viale largo 15 m che attraversa l'agora da est verso ovest e costituisce l'asse della struttura urbana; ma la successione di piccole strade è ancora ritmata da almeno due viali larghi 10 m che dirigono da sud a nord, lastricati e dotati di marciapiedi rialzati in pietra: sicuramente conducevano dal porto all'agorá.


Sotto le strade e i viali scorre una rete per l'adduzione e lo scarico dell'acqua, e così alle abitazioni private poteva essere assicurata l'acqua potabile, direttamente o attraverso fontane pubbliche. Cioè meglio delle nostre disastrose città moderne eh!

Uomini e mezzi percorrevano il grande viale che attraversava l'agorà da est verso ovest, e altri accessi conducevano alla piazza centrale, due nel porticato nord, e al meno altri due a sud. I porticati erano sostenuti da una fila di colonne per l'ala sud, da una fila di pilastri per l'ala nord; le sovrastrutture erano in legno. Posteriormente, si sviluppavano due aree in comunicazione l'una con l'altra, collegate alla piazza centrale.


Tubature sotto le strade

Nella parte sud dell'ala est ci sono laboratori e botteghe di vasai, più a nord, officine per la fabbricazione di statuette di terracotta, e così nell'ala sud, dove come vedi c'è una fila di botteghe in cui si vendono prodotti freschi, e negozi di macelleria, si lavora il ferro sia nell'area sud-ovest che nell'angolo nord-ovest. Nella parte nord dell'ala ovest si aprono anche botteghe di prodotti aromatici e, più a sud, attomo alla porta ovest, fabbriche di statuette.



Statua di Zeus

L'ala nord ha un carattere più ufficiale. Davanti al portico come vedi c'è una fila di statue onorifiche, con frammenti di bronzo e di offerte in marmo. Nei vani del porticato ci sono monumenti votivi a questa e quella divinità, specialmente Dioniso, Afrodite, Zeus. Pensa che vi era anche una sorta di circolo, un po' come nei nostri paesini, una sala absidata che viene utilizzata per la riunione di un gruppo di responsabili addetti a controllare la buona utilizzazione di quest'ala per cerimonie ufficiali, ma anche religiose, dato che a nord, appunto, c'è il santuario di Afrodite e Cibele.


Statua di Afrodite

Quella saletta là in angolo, a sud-ovest, con peristilio dorico al livello inferiore e pilastri ionici al piano rialzato, serve agli archivi pubblici della città. Mo Dio com'è tutto organizzato quasi quasi vengo a vivere qui!!











Punto 3. Casa di Dioniso

Pensa che le case più ricche sono riconducibili al tipo strutturato intorno ad un peristilio, con porticati con colonne doriche oppure ioniche sulla quale si aprono le stanze, mentre le sale di accoglienza generalmente si trovano nel lato nord. Entriamo per esempio nella Casa di Dioniso e guarda carissimo Sufi la bellezza e l'estrema eleganza. . La zona nord della casa comprendeva anche un pian rialzato, al quale si accedera per mezzo di una scala situata nell'angolo nord-est.

La porta della corte si apriva sulla via principale.


Entrata della Casa di Dioniso. Lomar Graphics

Ed ecco La casa di Dioniso! Guarda che bella parete decorata a trompe l'oeil e motivi geometrici! Le finestre ovviamente erano piccole e non davavno mai sulla strada, avendo a disposizione aria dal cortile interno. Sopra le porte erano posti architravi in legno, a volte decorati e i più ricchi possedevano statue bronzee delle divinità. La vedi lì in fondo?

Eccola qui! In bronzo lucido e perfetto che guarda all'entrata del peristilio dietro questo muro coloratissimo addirittura con finte tarsie marmoree. I pavimenti erano in mosaico di ciottoli di fiume, non in paste vitree o marmi come li conosciamo dall'epoca romana!

Peristilio principale. Lomar Graphics

Eccoci nel peristilio con colonne doriche! qui il fresco era asssicurato caro Sufi eh! ma spostiamoci nelle sale dei banchetti.

Antisala della Casa. Lomar Graphics

Ed ecco l'antisala, se così possiamo definirla con questo pavimento in stile geometrico!

Anche qui vediamo oggetti d'arredo, pochi eh, un po' stile metodo Marikondo come ci diceva la nostra selvaggia Eleonora di Biowild, ma davvero molto raffinati. Agli angoli due statue: una di un guerriero e l'altra di un giovinetto in piedi. Al centro un bel vaso in bronzo con bataglie. Anche qui le pareti erano decorate, un modo per "sfondare" la prospettiva della stanza! Attento al gradino in pietra eh!

Sala della Caccia al Leone. Lomar Graphics

Ed eccoci nella sala della caccia al Leone. Lo vedi quel mosaico? ecco è tutto fatto in pietre di fiume di colori differenti! Due giovani cacciatori, forse Alessandro ed Efestione, fanno caccia grossa al leone.

Tutti intorno dei lettini o triclini dove i commensali potevano bere vino, il vino rossso di Dioniso e...fermo!! Guarda che è una ciofeca eh! E' pieno di mile e dolciastro, pesantissimo per i nostri gusti! Vi sono anche picccoli "tavolinetti" dove poggiare i Kottabos o altre stoviglie che servivano per mangiare e bere! Qui le pareti sono colorate e stuccate a mo' di Grandi pietre e "mattoni" marmorizzati. Si pensa che il più alto pittore che abbia usato lo stile marmorizzato fosse Giotto, ma anche qui non scherzano eh vero Sufi?! Ovviamente la statua di Dioniso accompagnava queste feste baccanali! Si dice infatti che Filippo II fosse molto allegrotto eh e amasse il vino a dismisura, un po' come il figlio di cui ti parlerò!


Vestibolo della Sala della Pantera. Lomar Graphics

I vestiboli delle altre stanze vedi presentano motivi geometrici più semplici, ma sempre di un'eleganza unica!

Questa per esempio è la sala della Pantera e anche qui si faceva baldoria! Il Mosaico rappresenta Dioniso sul dorso di una pantera, il tutto sempre in pietre di fiume!

Sala di Dioniso e la Pantera. Lomar Graphics

Ed eccoci nel secondo peristilio a nord, più raccolto. Qui vi erano infatti gli appartamenti privati e la scala che conduce al plano superiore si affacciano sul peristilio ionico.


Peristilio parte privata. Lomar Graphics



Loggetta corte privata. Lomar Graphics

Guarda che loggetta Caro Sufi! Da qui potevi ammirare i tetti della citta in declivio fino al lago... che splendore! Tra l'altro i cornicioni e le grondaie erano decorate in terracotta policroma con bianco, giallo, rosso e blu.



Punto 4. Il Palazzo Reale

Ecco dirigiamoci ora verso il Palazzo di Pella ci vuole un pochino eh caro Sufi perchè è leggermente rialzato rispetto alla città.

Palazzo di Pella.

Siamo arrivati! Fuori è davvero un portento eh!

Il Palazzo è a due piani vedi, con colonne doriche sotto e ioniche sopra. La porta centrale sembra quasi un tempietto, (un propyleion) con una loggia. Lo vedi lì? quelle due colonne ioniche che sorreggono quella bellissima e fine loggia decorata? Il timpano poi con quel colore azzurro è davvero elegante con quei due leoni di profilo disegnati in bianco e ocra gialla!

Dicono tanto dei palazzi di Atene ma qui siamo con gente ricca eh!


Li consideravano pastori e barbari ma grazie a continue conquiste militari qua non stavano mica male. E' qui che nasce Alessandro Magno, proprio qui. Suo padre Filippo II si sposò Olimpiade, una donna si dice bellissima ma un filino rompiballe eh. Pensa che si dice che tutto il giorno dicesse ad Alessandro che lui non era il figlio di Filippo, ma spargeva la voce che Zeus le fosse apparso in camea da letto e fosse figlio suo!

Dai entriamo che se no ci facciamo notare qui!

Il palazzo è inglobato all'interno delle poderose fortificazioni della città, che lo fiancheggiava a nord.

Viene chiamata la fortezza di Pella propriamente detta e si erge su un isolotto a sud, collegata alla terraferma mediante un ponte di legno.

Circostanza degna di nota, il palazzo s'iscrive alla perfezione nella pianta geometrica della città, quindi era tutto calcolato!


Palazzo di Verghina, simile a quello di Pella

Come a Vergina, la città natale dei Re macedoni, ma in numero maggiore, numerosi complessi architettonici sono giustapposti, ripartiti in tre corpi successivi, da est ver so ovest, e disposti su due file, dando vita a sei edifici, una settima costruzione ad ovest, e di altre due ad est.

Tutto era focvalizzato intorno a questa vastissima corte centrale e pensa che si sviluppa su una superficie di 7.500 m! E' la struttura di accoglienza, dove il re poteva fare il figo insomma e far vedere quanto soldi avesse e specialmente la sua cultura!


Tra queste colonne potrebbe saltar fuori da un momento all'altro Alessandro che gioca col suo amico del cuore Efestione, magari inseguito da Aristotele, loro insegnante!

La corte centrale, che misura 35 x 30 m di lato, ha questo splendido peristilio, e nel porticato a nord ad ogni estremità c'è una sala absidata e decorata di stucchi e dipinti. Tra esse vi è un androne dov erano posizionati 9 klinai (i famosi lettini su cui si mangiava e beveva).


Parte settentrionale del Palazzo con vasto ambiente centrale

Al contrario dei sovrani orientali, la kline di Alessandro non è in posizione isolata né si distingue dalle altre per un baldacchino. E’ stato anche ipotizzato che la tripartizione degli spazi possa dipendere dai destinatari in base al sesso. Il moltiplicarsi degli spazi con klinai indica comunque la grande importanza di spazi destinati ad incontri... beh diciamolo anche ad orge eh, Filippo nera famoso eh!

Mentre Filippo portava in giro la guerra, qui regna una tale pace... apparente, Sufi, apparente!

Decorazioni parietali di una tomba macedone

Eccola lì l'immensa sala, di forma pressoché quadrata, posta tra due grandi sale rettangolari, il cuore della struttura. Vi sono busti e anche alcuni quadri. Eh sì perchè non è vero che i quadri venivano realizzati solo nel rinascimento o medioevo eh! Pensa che si parla di cataloghi e vere e proprie botteghe dove si poteva scegliere il soggetto o la copia di un dipinto famoso della stoa di Atene! Qui però siamo a un gradino leggermente superiore. Lisippo, lo scultore, lavorava qui, così come i grandi pitori dell'epoca! Quindi era roba di prima scelta!

Di là c'è la zona "militare" se così possiamo chiamarla: i bagni, la piscina. Qui si allenava per ore Alessandro ogni giorno alla lotta e a qualsiasi arte.

Si dice eccellesse in tutte, anche se non è proprio vero. Non è vero anche che avesse gli occhi di colore diverso. E' castano chiaro come la madre, fiero in volto come il padre, anche se ha quegli occhi molto tristi, ardenti, ma tristi, vogliosi di qualcosa di più grande! Insoddisfatti ecco!


Corte di un palazzo macedone

Questa corte ancora più vasta rispetto a quella di prima, visto che occupa una superficie di 50 m di lato, fiancheggiata tutt'intorno da un colonnato dorico, le cui fondamenta sono doppie!

Oltre questa c'è un'altracorte della medesima ampiezza, anch'essa circondata da un porticato dorico. Sembra riempita di sabbia per i combattimenti. Pensa che quel complesso lì è provvisto di una piscina di 7 x 5 m di lato con, sul pavimento e alle pareti, un rivestimento idraulico impermeabile: la profondità è all'incirca a 1,65 m, in un angolo, una scala consente di scendervi, un pò come la piscina di Vanni insomma!;

Ci sono dispositivi per l'alimentazione e il riflusso dell'acqua.


Siamo nella palestra del palazzo, dove si praticava esercizi fisici, insomma!

La costruzione di questi grandi edifici con corti circondate da porticati si dovrebbe attribuire proprio a Filippo II, come ti ho detto, uomo scorbutico, duro, ma molto fiero.

Non si tratta di un palazzo di rappresentanza, destinato alle riunioni e alle feste, ma di un complesso che, oltre alla vita di corte, ospita anche la macchina politica e amministrativa del regno.


Eccoli là che giocano! Chissà se sanno cosa diventeranno un giorno, le grandi imprese che li aspettano... Come chi? Alessandro ed Efestione. Fu un grande amore il loro sai? Alessandro ebbe tante mogli ma dopo la morte di Efestione si lasciò totalmente andare. Fece costruire una pira altissima e pianse come un pazzo. Si diede poi al bere divenendo flaccido e sempre più avvezzo a crisi di pianto. Morì pochi mesi dopo. Lo uccisero, morì d'amore?

Forse si sono ritrovati, come da ragazzi, ad inseguire quel bel cervo che spicca in uno dei mosaici di queste lussuose case di Pella.

Andiamo, lasciamoli giocare... per ora....




LUOGHI DA VISITARE

Come sempre vi lascio alcuni luoghi di interesse.

E' bene partire da Bologna se siete più comodi (c'è sempre uno scalo da effettuare) altrimenti da altri aeroporti che non effettuano scalo e arrivare nella splendida Salonicco. Qui potrete soggiornare comodamente in bellissimi alberghi anche affacciati sul mare con spiagge cristalline.

A Salonicco vi consiglio vivamente di visitare i vari monumenti (Arco di Galerio), le numerose chiese bizantine patrimonio dell'UNESCO e i musei archeologici che sono un fiore all'occhiello della città.


Ecco il sito della città


Non dimenticate di assaggiare il gyros che potrete trovare in tutta la città e La bougatsa, tipico dolce di Salonicco, un impasto ripieno di crema dolce, formaggio o carne tritata!


Per raggiungere Pella potrete avvalervi dell'autobus (circa 35 euro) e il viaggio durerà circa 45 minuti. Se volete potrete noleggiare un auto oppure un taxi con la spesa di circa 35 euro. La durata del viaggio sarà di circa 35 minuti.

Se vorrete rimanere nei paraggi vi consiglio di rimanere a Giannitsa, cittadina più vicina a Pella, e soggiornare in alcuni hotel - tipo Maison Hotel, Alexandros - con cifre modiche e buoni servizi.


Vi lascio l'indirizzo di questo sito Rome2Rio


MUSEO ARCHEOLOGICO DI PELLA


Il sito archeologico dista qualche km dal museo. Noleggiate un auto oppure chiamate un taxi, mi raccomando!


BUON VIAGGIO DALLA VOSTRA MOROSETA E DAL SUFI!








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