top of page
Immagine del redattoreMoroseta da Todi

Alessandria che vai... Storia che trovi!

Aggiornamento: 30 ago 2023


Ecco la nostra avventura in podcast! Cliccando UNISCITI su Patreon https://patreon.com/user?u=84770522 a soli 5,99 euro al mese potrai seguire le nostre avventure e i nostri viaggi e... non solo.... Tante sorprese in più!



Iniziamo il nostro viaggio meraviglioso, caro Sufi, in una città leggendaria!

Dopo Pella, che diede i natali ad Alessandro Magno, partiamo per Alessandria d'Egitto, una delle sue città, quella più voluta, quella dove vennero conservate le sue spoglie come una reliquia!



Dopo aver conquistato l'Egitto nel 331 a.C., Alessandro Magno decise di costruire una nuova città che, come sua abitudine, chiamò con il suo nome.

Dopo la sua morte, Alessandria divenne rapidamente la capitale del regno tolemaico e la città più importante del mondo greco. La città fu costruita tra il mare Mediterraneo e il lago Mariotis, il che fece sì che Alessandria diventasse un importante centro culturale e commerciale.


Ovunque si volga lo sguardo si possono ammirare edifici sontuosi: i palazzi reali, i numerosi templi, il ginnasio, i lussureggianti giardini pubblici e i grandi viali, Con la sua incomparabile bellezza e la sua vantaggiosa posizione geografica, Alessandria attira stranieri, intellettuali e commercianti: è una delle città più cosmopolite del mondo. Alessandria ha soppiantato persino Atene come città greca più importante della storia.

Via del Canopi, la strada principale di Alessandria.

Gli obelischi egiziani tendono ad essere disposti a coppie e sono generalmente collocati all'ingresso dei templi.

Molti antichi obelischi egiziani esistono ancora oggi, anche se molti sono sparsi in tutto il mondo in località come Parigi, Roma, New York e Londra. Alessandria aveva diverse strade principali, la cui arteria più famosa è la via dei canopi, fiancheggiata da sontuosi edifici, case e templi e lunga circa otto chilometri. Questa strada è uno dei più importanti accessi marittimi ad Alessandria e spesso ospita processioni e feste.

La larghezza della strada di 30 metri è anomala anche per gli standard greci. È probabile che ciò sia dovuto al fatto che la via dei canopi fu realizzata in un breve lasso di tempo e sulla base di un piano urbanistico, anziché essere costruita lentamente nel corso del tempo, come è consuetudine per dell'epoca.

La via dei canopi aveva origine nei cimiteri occidentali, costeggia il ginnasio e poi esce dalla città per dirigersi a est attraverso massicce porte verso il canopo. Questa struttura è nota come porta canopica.

Il piano di Alessandro per costruire la sua grande città iniziò con un verso dell'Odissea di Omero: "di fronte all'Egitto, nel mare con molte onde, c'è un'isola chiamata Pharos. "

Vedi caro Sufi il Ginnasio alla tua destra, che meraviglia!


Le colonne sono in stile ionico con un propileyon e all'interno vi era la vera e propria palestra con i bei maschioni da tutte le parti del grande impero di Alessandro! Ricordiamoci poi che Tolomeo sembra sia stato il primo a reintrodurre la moda della barba dopo Alessandro. Ti è andata di lusso l'altra volta perchè Filippo II ce l'aveva. Alessandro odiava la barba e tutti i suoi generali dovevano essere sbarbati. La barba era un tipico elemento persiano, forse anche da ciò derivava la sua avversione.


Sebbene Alessandro considerasse questa posizione ideale per la sua grande città, essa presentava notevoli sfide: troppo difficile da raggiungere durante le tempeste, le paludi circostanti minacciavano malattie quali malaria e il terreno calcareo impediva la crescita di colture sane. Tuttavia, grazie all'influenza del suo mentore Aristotele, Alessandro il Grande riconobbe che il vero valore era la sua posizione strategica. Alessandro sapeva che controllando il delta a est, Memphis a sud e il suo fiore all'occhiello, Alessandria a ovest, avrebbe creato una roccaforte triangolare che gli avrebbe permesso di controllare l'intero delta accedendo al Mediterraneo con estrema facilità!


LA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA

Vicino al quartiere dei palazzi reali si trova la biblioteca più famosa di tutta l'antichità, la biblioteca di Alessandria.

Ricostruzione Ipotetica della Biblioteca. A dx un piccolo Tempio dedicato a Serapide. © Lomar Graphics

Costruita per ospitare tutta la conoscenza umana al suo apice, si ritiene che contenga oltre 700.000 pergamene raccolte nel corso dei secoli. Incendi e guerre tra cristianesimo e paganesimo distruggeranno la biblioteca senza lasciare nulla.

La biblioteca di Alessandria è stata ispirata dalla biblioteca di Efeso.

La Biblioteca. A dx si può notare un piccolo Tempio dedicato a Iside. © Lomar Graphics
Uno dei tanti piccoli templi dedicati a Iside. © Lomar Graphics

Sebbene gran parte della collezione sia acquistata a spese del governo, la biblioteca si procura i libri anche con altri mezzi: tutti i libri posseduti dai viaggiatori che passano per la città vengono sequestrati per essere copiati per la biblioteca, La copia viene poi restituita al proprietario e l'originale entra a far parte della collezione.

Alessandria offre attrazioni intellettuali e culturali senza pari.


IL MUSEO

Il museion fu progettato in modo che i suoi edifici e i suoi terreni potessero ospitare dibattiti e presentazioni libere, spazi per riunioni e teatri circondavano un cortile principale, con ampi giardini pieni di piante esotiche che aiutavano nello studio e nella fornitura di erbe e medicine.

Corpo centrale del Museo di Alessandria. Ricostruzione ipotetica. © Lomar Graphics

Tra le numerose attrazioni c'è anche l'osservatorio astronomico.

I giardini con piante officinali e l'osservatorio sullo sfondo - © Lomar Graphics

Erofilo era un medico che visse per la maggior parte della sua vita ad Alessandria e fu in grado di eseguire la dissezione di cadaveri umani su larga scala grazie alla permissività della città in questo campo. Inoltre, mappò ampiamente il sistema sanguigno e misurò il polso con l'aiuto di un orologio ad acqua. Si dice che nella sua sete di comprendere l'anatomia umana eseguì 600 vivisezioni su prigionieri vivi.


Per essere liberi di proseguire le loro ricerche, gli studiosi vengono alloggiati nel Museo a spese del governo.

Questa libertà fornisce agli studiosi alessandrini uno spazio di incontro per le ricerche intellettuali e un rifugio per la pace spirituale. Nulla è rimasto, ahimè, caro Sufi!


Eminenti studiosi provenienti da Atene, da Rodi e da altri centri greci vengono qui per imparare e confrontarsi con altri liberi pensatori. Sia la biblioteca che il Museo sono al centro di idee innovative e di espressioni creative. Le grandi menti dell'antichità sono solitamente esperte in molte discipline, spesso associate a specifiche scuole di pensiero.


È chiaro che Alessandria è all'altezza del suo ruolo fondamentale di città degli intellettuali e nutre molte grandi menti il cui impatto si riverbererà nel futuro.

Fu ad Alessandria che il matematico Euclide, il padre della geometria, scrisse gli Elementi, che costituiscono il lavoro fondamentale di quella che sarebbe diventata l'algebra e la teoria dei numeri moderne. La geometria euclidea sarebbe diventata uno dei sistemi più influenti nell'evoluzione della matematica.

Come si calcola la circonferenza della terra? con un cammello, due bastoni e le ombre proiettate dal sole! Questo è ciò che Erithostanis di Cirene descrive nella sua opera principale, la geografia!

La prima sfera armillare conosciuta e più completa dell'antichità fu il meteoroscopio di Alessandria, dotato di ben nove anelli rispetto ai tre o quattro della maggior parte degli altri astrolabi, ed erano noti come "grillo giocattolo dello zodiaco" tra i greci.

Il meteoroscopio viene utilizzato per determinare la posizione dei corpi celesti intorno alla terra.

PITAGORA

Filosofo e matematico noto e rispettato, è conosciuto soprattutto per il suo teorema.. Tuttavia, è provato che il teorema esisteva già in Babilonia e in India molto prima della nascita di Pitagora, il che fa sorgere qualche dubbio su chi abbia dato origine al teorema.


Pensa che esiste un ponte, lo vedi, là, a nord ovest che non è propriamente un ponte ma un acquedotto. Così viene rifornita l'isola di Pharos con il gigantesco faro, alto oltre 110 metri che si vede a km di distanza!


SERAPEION

Prima di questo splendido tempio ve ne era uno, più piccolo e modesto.

Tolomeo III fece rifondare la costruzione affidando l'incarico all'architetto Parmenisco.

Il tempio ospita una statua del dio, opera dello scultore Briasside.

Serapide è raffigurato nella foggia di uomo barbuto, seduto su un trono (immagine legata all'iconografia dello Zeus greco), recante sul capo un cesto colmo di sementi. Nella mano sinistra sollevata regge un lungo scettro, mentre la destra è poggiata sulla testa di un Cerbero.

Pensa che qui sotto vi è il deposito di fondazione del tempio. Si tratta di due serie di dieci placche ciascuna; per ogni serie vi è una placca in oro, una in argento, una in bronzo, una in ceramica, una in fango essiccato del Nilo e cinque in vetro opaco. Tutte le placche riportano un testo, in greco ed in geroglifico, riportante il decreto di Tolomeo III di costruzione del tempio Qui vicino vi è il deposito di fondazione di un tempio dedicato ad Arpocrate eretto durante il regno di Tolomeo IV.

Il tempio rimarrà in attività durante i secoli, essendo un importante luogo di pellegrinaggio, fino al 391 d.C quando venne distrutto sotto Teodosio.

Secondo la tradizione l'accesso al tempio avviene attraverso una lunga gradinata. Le pareti esterne sono coperte, come vedi, di marmo e quelle interne di metalli preziosi. Nella sancta sanctorum del tempio è collocata la monumentale statua di Serapide.



PALAZZO REALE

Finalmente siamo arrivati caro Sufi! Che fatica, perchè dal Serapeion è lontanino eh! Ecco la PORTA PRINCIPALE DEL PALAZZO! Guarda che eleganza.: due torri in calcare bianco, come quelle degli antichi templi egizi, coronano un portale/propyleion con splendide colonne di marmo rosso! Tutto è circondato da possenti mura e torri di guardia.

Ricostruzione ipotetica dell'entrata del Palazzo Reale - © Lomar Graphics

Ma entriamo caro Sufi, piano che le guardie ci guardano male... Eccoci!

Siamo nel SAGRATO o MEGISTON PERISTYLON, un piazzale enorme circondato da colonne sempre in marmo rosso. Come vedi vi sono anche due entrate laterali eh!. Il nome indica che ci sono molti edifici colonnati e il più grande (megiston) è utilizzato per scopi ufficiali.

Certo che due alberi potevano metterli, qui, perchè si scoppia di caldo pure al tramonto!

Qui si riunisce la guardia reale e vengono dati i messaggi alla popolazione essendo una piazza enorme! Dove vai? Non andare a destra! Vuoi arruolarti? Oltre quel peristilio ci sono la CASERMA e l'ARSENALE con le baracche dei soldati!

C'è anche un'armeria nell'area del palazzo, oltre il porto.


E finalmente siamo arrivati alla SALA D'INGRESSO chiamata PILONE CHREMATISTIKON!

Queste colonne sono davvero imponenti e se vedi i suoi capitelli sono rifiniti in oro! Questa sala serve per le udienze e per i banchetti. Le statue degli dei sono ovunque e diciamo che "sovraintendono" a tutto ciò che accade qui! Vedi i famosi klinai di cui avevamo parlato a Pella, quei lettini dove si sdraiano per mangiare e bere? Qui si fa bisboccia caro mio!

Ricostruzione ipotetica dell'aula principale © Lomar Graphics

Il luogo in sé è grande come un tempio e i pannelli del soffitto sono ricchisssimi e decorati e tra una colonna e l'altra vi sono ghirlande in oro.

Guarda che statue ai lati! E quella della nostra padrona di casa sul fondo!

Le pareti brillano di marmo e non solo! In alcuni punti sono ricoperte di agata, altri di

alabastro. In tutta la sala vediamo il fantastico pavimento in porfido e l'ebano di Meroe, ricopre le grandi porte.

Alcuni bassorilievi sono in avorio e rivestono l'ingresso e la tartaruga indiana, colorata in modo artistico, è intarsiata sulle porte e le sue macchie sono ornate da molti smeraldi. Pure i klinai sono decorati con gioielli.... Giù le mani cavolo! ci manca solo che ci prendano per ospiti ladri!


Se ci addentriamo sempre di più vediamo che vi sono logge dipinte di squisiti colori e guarda che bel boschetto e che aree verdi! Chissà se ceneremo all'aperto!

Essi vengono chiamati PAVILIONI o DIAITAI e sono ad esclusivo uso privato.

Gli elementi collegati a queste aree del palazzo sono padiglioni, piscine, ninfei, passeggiate. I palazzi interni sono immersi in un parco con padiglioni che appartengono senza dubbio alla sfera privata e possono essere utilizzati come sale da pranzo private.

Oh siamo arrivati finalmente a questo invito speciale... Chissà se la padrona di casa sarà di buon umore eh, perchè quando le prendono i 5 minuti eh.

E' una cena un filo particolare caro Sufi. Noi siamo stranieri e, appena saputo che eravamo in città ci ha voluto invitare come critici culinari. Lo so, ho mentito spudoratamente ma quando ci ricapita di partecipare a un programma Teatrovisivo quale CORTESIE PER GLI ASPIDI!

Quindi la cena è a base di... Aspidi?! Uhm, devono essere sugosi!

Non vorrei però ci avesse scambiato per spie romane questa nasona antica...




34 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page