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Immagine del redattoreMoroseta da Todi

#Viaggiare nel tempo è possibile?

Aggiornamento: 30 ago 2023



Grazie al nostro Live Show con

me e Martin è possibile viaggiare nel tempo!

La puntata non nasce dall'improvvisazione, ma è frutto di uno studio del luogo che vogliamo portare alla luce e farti conoscere!



Ascolta la puntata sulla Antica Olimpia!







Questo è quello che rimane dell'Antica città di Olimpia: alcune fondamenta e strutture.

Ma dobbiamo immaginarla completamente diversa! Piena di colori, persone che partecipavano e assistevano ai giochi olimpici!

Partiamo quindi con il nostro viaggio!


Qual è la struttura più antica, da cosa partire?


Tappa n.1 -Tempio di Hera: esso rifletteva l'Influenza politica di Argo. Inizialmente (VIII-VII secolo a.C) era con piccola struttura con abside, tutta in pietra e con tetto in legno. Poi si edificò il tempio con 6 x 16 colonne in stile dorico (tra i primi esempi).


Entriamo nella cella dove c'è la statua di culto. Una serie di nicchie ospitavano ex voto tra questi si vede Ermes con Dioniso fanciullo di Prassitele e nella stessa cella c'è un simulacro di Zeus.

In questa ricostruzione 3D del Ministero della Cultura Greca in collaborazione con Microsoft si vede tutto tendente al bianco candido.

Niente di più sbagliato! Tutto era pieno di colori e immaginatevi ogni oggetto illuminato dalle luci dei bracieri e dei lumi: sembrava prendere vita!

Lo si vede bene in questi due Renderings 3D di Lorenzo F.P. Mariani dell'Antica città di Pella, patria di Alessandro Magno!



Nello spazio dietro alla cella vi erano l'Arca di Cipselo - tiranno di Corinto - in legno di cedro con rilievi in avorio e oro. Si poteva ammirare anche l'immagine di Zeus lavorata a sbalzo in lamina d'oro e il disco bronzeo di Ifito e Licurgo, documento d'istituzione dei giochi olimpici sul quale sono incise le norme a cui dovevano attenersi i partecipanti.



Spostiamoci verso il centro della vita di Olimpia


Tappa n.2 - THESAUROI o Tesorerie - Sono templi dedicati ai tesori che ogni città donava. I più antichi sono quelli di Gela, Metaponto e Sibari. Tutti colorati e dentro vi erano le offerte. Ogni città aveva la propria connotazione, cioè costruiva il tempio con materiali diversi e fogge diverse. Per la sua natura di Santuario possiamo considerare Olimpia un centro di importazione di opere d'arte piuttosto che di produzione artistica.

Almeno per il momento....



"Voi spartane siete le sole donne che comandano i loro uomini". Gorgo rispose: "Sì, ma siamo anche le uniche capaci di generare dei veri uomini".

Plutarco, Moralia 225A e 240E



Un luogo con un po' di aria fresca


Tappa n. 3 - STOA' DI ECO o HEPTAPHONON dalle sette voci o detta Stoà dipinta.

La Stoà è tutta dipinta e ci sono tavole dipinte! Eh sì, perché noi pensiamo solo alle pitture murali ma Apelle dipingeva anche quadri no?! Chissà quante opere esposte, quanti splendidi quadri andati perduti, forse, chissà, anche ritratti degli eroi in gara o che avevano già vinto!



Le strutture di accoglienza si arricchiscono poi col donatore Leonida di Naxos del Leonidaion che è una grande struttura rettangolare con colonnato o peristilio centrale e ospitava i partecipanti più illustri.



Ma chi poteva partecipare alle gare? Solo gli uomini?


Putroppo sì, ma accadde qualcosa di insolito: una donna vinse!

La prima donna a vincere alle Olimpiadi era una nobile spartana di nome Cinisca. Inizialmente i giochi Olimpici erano riservati ai concorrenti di sesso maschile tuttavia la figlia del Re Archidamo II vinse alla gara dei carri che consentiva un’eccezione alla regola, correva l’anno 396 a.C.

Cinisca nacque a Sparta intorno al 440 a.C. dal diarca Archidamo II e da sua moglie Eupolia. Il suo insolito nome, che significa letteralmente "cucciola", "cagnolina", era lo stesso del soprannome del nonno, Zeussidamo, che era appunto chiamato "Cinisco".

Altri tipi di gara erano esclusi alle donne ma facevano eccezione le gare ippiche perché, in quei casi, seppure l'auriga fosse di sesso maschile, tuttavia egli era solo un professionista ingaggiato per la gara, mentre era il finanziatore del carro e l'allenatore dei cavalli ad essere considerato come l'effettivo partecipante alla competizione e questi poteva essere anche di sesso femminile.

Cinisca poté quindi iscriversi, come organizzatrice della squadra e preparatrice dei cavalli, alle edizioni delle Olimpiadi del 396 e del 392 a.C. vincendo, in entrambe le occasioni.




Uno dei punti forti...


Tappa n.4 - LO STADIO - Nel V secolo venne chiusa la pista vecchia e venne spostata dove la si vede ora. Non ci sono spalti e sfrutta il terreno e la discesa del monte. Sul vecchio stadio vennero messe statue bronzee votive. Nel IV secolo assunse questa forma con i soli seggi per i giudici. Qui poi verrà eretto un famoso corridoio a volta nel 330.



La Meraviglia...


Tappa n.5 - TEMPIO DI ZEUS - Venne realizzato a metà del IV secolo in un'area ingombra di elementi votivi, smontati e sepolti sotto il tempio stesso.

La costruzione fu completata nel 456 a.C. quando gli Spartani posero uno scudo d'oro sul culmine del frontone orientale a ricordo della battaglia di Tanagra.

L'architetto era LIbone di Elide.



Era diviso internamente da tre navate con colonne su due ordini.

La statua che si poteva ammirare (una delle sette meraviglie del mondo!) era di Fidia e la realizzò a più di 20 anni dal completamento dell'edificio.

Avevano paura addirittura che se Zeus si fosse alzato in piedi avrebbe sfondato il tetto!

Per ospitare degnamente la statua si creò una pavimentazione in marmo nero lucidissimo.



Era alto 12, 50 metri e realizzato su impalcatura lignea con lastre d'oro e di avorio. Sedeva in trono e aveva una corona in forma di ramoscelli di olivo sempre in oro.

Con la destra reggeva una vittoria alata in avorio e oro che aveva una benda e una corona in capo. Nella mano sinistra teneva uno scettro tempestato di pietre e intarsiato in vari metalli. L'uccello sullo scettro era l'aquila. I calzari erano d'oro e anche il mantello. Sul mantello erano rappresentati animali e fiori di giglio.

La cella era lasciata quasi al buio e tutto veniva illuminato da torce, bracieri e lampade.



Ma dove venne costruita la statua?! Chissà il trasporto!


Tappa n.6 - L'OFFICINA. Subito dietro il tempio di Zeus vi era l'officina del grandissimo Fidia! Ha le stesse dimensioni e orientamento della cella del Tempio. Sono state rinvenute matrici per la costruzione e si pensa che fossero quasi venerate come reliquie. Qui si fondeva l'oro per la statua e pure si lavorava l'avorio!

Fidia, tra l'altro, firmava tutto, pure i vasetti nei quali metteva i colori o le terre, forse perché, se sottratti, potevano essere rintracciati.

Potevano valere una fortuna sul mercato essendo firmati dall'artista/Eroe!

Eroe?! Ah sì! Un Heroon (edificio dedicato a un eroe) poco dietro l'officina è sempre rimasto di dubbia attribuzione, alcuni archeologi pensano che fosse stato dedicato proprio a lui per "l'impresa di Zeus"!

Nel periodo cristiano venne trasformata in una chiesa bizantina e tutto andò perduto sotto metri di terra.



Consiglieresti questo viaggio Moroseta?


Assolutamente sì! Prendetevi tutta la giornata, magari camminate lentamente e "sfiorate" (mi raccomando il rispetto!) le pietre ogni tanto. Potrete sentire anche voi centinaia d'anni di storia scorrervi nelle vene come capita a me!

Vi lascio il link del sito archeologico! Se vorrete potrete soggiornare nella cittadina di Olimpia oppure nella città di Pyrgos a poca distanza dove c'è un'ottima stazione autobus o treni per il sito archeologico e per Katakolo, piccolo paesino di mare tipicamente "greek style"!

Vi sono molti hotel (consiglio dalle tre stelle in su). Non risparmiatevi con la cucina greca, è eccezionale!


E non risparmiate i sorrisi: la Grecia è nostra sorella storica...
Il loro sorriso è il nostro ed è come rincontrare qualche parente dopo tanto tempo!



Link del mueso archeologico di Olimpia

Link di un ottimo ristorante a Pyrgos En Lefko https://www.facebook.com/enlefkopyrgos/




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